Home Page

Non solo news

 

Informazione, approfondimenti, contro-informazione, disinformazione, informazione locale e alternativa. Tutto quello che non passano in Tv, lo trovate qui. Siamo un gruppo di amici a caccia di notizie utili e poco diffuse, ci occupiamo di tutti i settori, e nel nostro tempo libero cerchiamo anche di fare delle vere e proprie inchieste. Provate a seguirci in questa avventura e se avete voglia di darci una mano o qualche semplice suggerimento scrivete pure alla redazione.

Approfondimento del giorno

07/11/2009

(IL Corriere della Sera)

Idv lacerata da liti, addii e ritorni
E De Magistris lavora alla fronda

Cristiano, figlio di Di Pietro, riprende la tessera.
L'arrivo di Grillini. E il 4 dicembre a Modena
nuova assemblea dei «delusi» dall'ex pm

ROMA — «Ci sono problemi politici e problemi personali: sui primi possiamo lavorare, degli altri per ovvi motivi non ci occupiamo», va ripetendo da giorni Antonio Di Pietro a chi gli chiede conto della tempesta che sta infradiciando l'Idv. Il problema è che le questioni politiche e quelle personali nell'Idv si intrecciano ed è difficile districarle.

IL FIGLIO DI DI PIETRO - Come l'annuncio di ieri che Cristiano Di Pietro, consigliere provinciale a Campobasso che si era sospeso un anno fa perché coinvolto in un'inchiesta sugli appalti a Napoli (con tanto di intercettazioni telefoniche pubblicate), e ora, come annunciano nell'Idv regionale, «uscito pulito dalla vicenda», ha ripreso la tessera del partito di papà, portandosi dietro altri quattro amministratori locali tra cui Mimì De Angelis, candidato alla segreteria regionale del Pd sconfitto solo due settimane fa.

ASTORRE - Nella stessa regione, il Molise, si susseguono gli incontri dell'ex uomo forte del partito, il senatore Bruno Astorre, dimessosi un anno fa da coordinatore regionale e ora in procinto di seguire le orme di Pino Pisicchio che è transitato al gruppo misto in attesa di confluire al centro: «De Magistris è troppo a sinistra per me, devo capire se i miei sostenitori vogliono seguirmi o pensano che io debba continuare a lottare nel partito. Io voglio un partito riformista non oltranzista: ho portato l'Idv in Molise quasi al 30 per cento», conclude Astorre prendendosi anche meriti forse non suoi, visto che a Campobasso e Isernia l'uomo forte del partito si chiama comunque Antonio Di Pietro.

DE MAGISTRIS - Già, De Magistris. Perché se è vero che i cosiddetti autoconvocati - che si sono riuniti a Bologna domenica scorsa, si rivedranno oggi a Matera e si sono dati appuntamento a Modena il 4 dicembre sotto l'etichetta «Parole civili» - sono per ora una categoria indistinta di contestatori e di delusi, se troveranno in Luigi De Magistris l'uomo che esprime il loro dissenso potranno avere ancora qualche fortuna anche nel partito e non solo in piazza. «Non siamo traditori, ma vogliamo il dialogo tra la base e il vertice del partito», spiega uno dei leader Domenico Morace, ex coordinatore di Bologna, commissariato da Silvana Mura quattro mesi fa.

LA MANIFESTAZIONE - Alla manifestazione del 4 dicembre ha invitato sia Di Pietro, che fanno sapere i suoi non pensa proprio di partecipare, sia De Magistris, che per ora non si pronuncia. Ma basta dare uno sguardo alla pagina internet di dialogo con i suoi sostenitori per capire la pressione dei militanti e dei simpatizzanti, imbufaliti ormai non più solo contro Berlusconi. Ieri i due ex magistrati, insieme a Napoli, hanno ripetuto il giochetto dei fratelli siamesi: «Se Luigi fosse il presidente del partito, sarei d'accordo con lui», ha detto retoricamente Di Pietro ricevendo in cambio le lodi per la sua linea dal neo-europarlamentare idv. Ma sembra sempre più evidente che De Magistris abbia cominciato a lavorare al rinnovamento del partito proprio al Sud, finendo per farne il banco di prova del suo peso nell'Idv e del suo successo di consensi nel vasto modo ex-girotondino. Non è un caso che ieri sia stato lui a organizzare, insieme all'europarlamentare Sonia Alfano, proprio a Napoli il convegno su «questione morale e istituzioni», invitando Salvatore Borsellino e il leader di Rifondazione Paolo Ferrero. In Calabria ha lanciato la candidatura dell'imprenditore Filippo Callipo come alternativa a quella del governatore Agazio Loiero, sfidando gli altri partiti del centrosinistra a cambiare cavallo. Di Pietro ha risposto con l'ex pm Clementina Forleo in Puglia per dare un segnale di «discontinuità» rispetto alla giunta Vendola, finita nella rete della giustizia per lo scandalo Tarantini.

I DIPARTIMENTI - Il fronte interno non è l'unico che Di Pietro deve contenere e monitorare. Anche ieri ha ripetuto che bisogna «fare pulizia» dentro e fuori dal partito, soprattutto in Campania. Per trasformare l'Idv da un marchio ad un vero e proprio soggetto politico ha annunciato l'introduzione dei dipartimenti, che si occuperanno dei diversi temi politici. E poi c'è il fronte esterno. Ha un bel dire che «la lista annunciata da Beppe Grillo non è di disturbo ma di stimolo», c'è da dubitare che gli auguri di «buon successo» siano sinceri, visto che si tratta di un altro concorrente per le prossime amministrative in Campania. Di Pietro sente il peso della sfida. Dopo l'incidente dell'ultimo comizio a Napoli quando era apparso lo striscione «Fuori i collusi dal partito», ha confidato i suoi sospetti: «Improvvisamente sono arrivati in due con lo striscione seguiti dalla telecamera di Mediaset e dall'inviato del Giornale, sono rimasti pochi minuti, hanno riavvolto tutto e sono spariti». Difficile dire se è vero, verosimile o soltanto un'illusione dell'ex pm.

GLI ARRIVI - Come è difficile pensare che Di Pietro si possa consolare con i nuovi arrivi. Dall'area ex ds, via partito socialista, arriva il presidente onorario dell'Arcigay Franco Grillini: «Inseguo uno spazio politico per i diritti civili, da un pezzo riflettevo sull'Idv, perché non potevo stare nel partito in cui c'è la Binetti». Più d'uno sospetta che l'ex deputato dei ds voglia trovare una casa per ricandidarsi alle prossime politiche: «Da deputato ho fatto bene, ma non chiedo niente», si difende lui per ora.

______________________________________________________________________

IL GIORNALE.IT

C'è aria di fuga nell'Idv, ma Di Pietro nega tutto

Milano - E' crisi nell'Idv. Gente che entra e gente che esce. Defezioni e ritorni. Ma Tonino nega e cerca di scacciare le voci di un possibile divorzio da De Magistris. Per qualcuno il progetto politico di Rutelli è più interessante del tandem Di Pietro-De Magistris, per altri il richiamo della famiglia è troppo forte. Promette di sbattere la porta l'onorevole Pino Pisicchio (sostenendo di portasi dietro anche Antonio Razzi, Aurelio Misiti e il senatore Giuseppe Astore) ma, in compenso, torna all'ovile Cristiano Di Pietro, figlio dell'ex pm. E, all'orizzonte della campagna acquisti d'autunno, sembra profilarsi anche Franco Grillini tra le nuove reclute dell'Italia dei Valori.

Di Pietro: "Io e De Magistris fratelli siamesi" "Il Corriere della Sera, come altri giornali, racconta il falso, con il chiaro intento di creare, come altri organi di informazione, zizzania tre me e De Magistris": lo ha detto Antonio Di Pietro, commentando le notizie relative a presunti dissidi interni al partito. "Ribadisco ancora - ha aggiunto - quello che ieri io e De Magistris abbiamo fatto insieme una manifestazione. Stiamo lavorando entrambi per realizzare un partito di cui essere orgogliosi. Lavoriamo entrambi nella stessa direzione. L’unica cosa che non facciamo è andare a letto insieme. Tutto il resto lo facciamo insieme. Non possiamo anche andare a letto insieme per convincere che siamo una sola famiglia. Il resto lo faremo sempre assieme, come assieme stiamo partecipando a tutte le manifestazioni. Più di così - ha concluso Di Pietro - non posso dire se non denunciare la irresponsabilità di certa informazione che vuole costruire artatamente una divergenza tra me e De Magistris, perchè fa piacere creare dissidi".

La vostra opinione conta!

Qui pubblicherò i sondaggi per tastare il polso a voi lettori sui grandi misteri del nostro tempo.

  • Foto in esclusiva
  • Filmati ultime news
  • In nostro podcast
  • l'opinione del direttore
  • L'uomo di strada dice...